sabato 29 ottobre 2011

RISVEGLI TARDIVI


Non possiamo accettare il tentativo di compiere piccole operazioni di propaganda pre-elettorale, speculando su una vicenda assai preoccupante e non certo risolta, senza nemmeno avere letto gli atti.
Chi aveva veramente il potere di fare qualcosa non ha fatto nulla, se qualcosa è stato fatto non è stato sufficiente o è stato fatto in ritardo.
Il Comitato, assieme a tantissimi privati cittadini, ciascuno con propri mezzi e attitudini personali, sta facendo azioni legali per porre rimedio a questa situazione assurda.
Per difendere il nostro ambiente e la nostra salute siamo stati costretti a fare ricorso al TAR. Nessuno ci ha aiutato per evitare che si arrivasse al ricorso, questo è un fatto inconfutabile!
Ora riponiamo tutta la nostra fiducia nella giustizia.
Postiamo i due articoli apparsi su "L'Informazione", rispettivamente Mercoledì 26-10 e Venerdì 28-10 (cliccare le immagini per ingrandire).



lunedì 24 ottobre 2011

GRAZIE



Riportiamo il grafico delle firme raccolte dal Comitato, suddivise per comune di appartenenza.
Ringraziamo di cuore le 3230 persone che hanno scelto di aderire al Comitato e di sostenerne l’azione, in qualunque forma abbiano manifestato la propria presenza, rafforzandoci nella convinzione e nella determinatezza ad agire per il bene comune. Le firme raccolte sono state depositate e allegate al ricorso al TAR.

Rivolgiamo un ringraziamento particolare ai volontari che hanno reso possibile questo straordinario risultato, dedicando il loro tempo, le loro serate, le loro vacanze estive alla campagna di informazione e di sensibilizzazione di tante persone riguardo un progetto così impattante per la salute e per l'ambiente, che non interessa solo la frazione di San Dalmazio, come dimostra la provenienza eterogenea dei firmatari, ma un bacino che va dalla città all’Appennino, polmone verde (e ci auguriamo che lo rimanga a lungo!) di un territorio già così devastato dall’inquinamento.

giovedì 20 ottobre 2011

"POTRETE INGANNARE TUTTI PER UN PO', QUALCUNO PER SEMPRE, MA NON POTRETE INGANNARE TUTTI PER SEMPRE" (Abramo Lincoln)



Nel frattempo il bambino è morto, a 12 anni di età.

La comunità scientifica concorda ormai unanimemente sul pericolo rappresentato dagli inceneritori per la salute, soprattutto quella dei bambini, i cui organismi in formazione sono più vulnerabili agli agenti inquinanti.

Esiste una vasta bibliografia che riporta dati allarmanti relativi al trend di crescita per alcune gravi patologie tumorali, infantili ma non solo, in relazione alla presenza di inceneritori sul territorio e alla distanza da essi in cui ci si trova a vivere. In particolare, in Italia l'aumento percentuale di tali patologie nei bambini è doppio rispetto al resto d'Europa.

Ma a San Dalmazio si vuole costruire un inceneritore di fronte a una scuola...

domenica 16 ottobre 2011

CONVOCAZIONE CONSIGLIO DIRETTIVO 17 OTTOBRE 2011

Lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 21, presso la sede del Comitato, è convocato il consiglio direttivo, con il seguente Ordine del giorno:

1- Aggiornamento della situazione;
2- Varie ed eventuali.

venerdì 14 ottobre 2011

ANCHE LE PAROLE INQUINANO ...



IL COMITATO RISPONDE ALL'ARTICOLO SOPRA RIPORTATO, APPARSO IERI, GIOVEDI' 13 OTTOBRE, SUL QUOTIDIANO "L'INFORMAZIONE".


Il Comitato Tutela Salute e Ambiente di San Dalmazio è “civico” per denominazione e “apolitico” per statuto, e ritiene di aver sempre mantenuto nelle sue azioni un atteggiamento equilibrato, che si è concretizzato nella collaborazione con l’Amministrazione, soprattutto attraverso il lavoro svolto dai nostri tecnici, e nella disponibilità al dialogo: abbiamo sempre agito con la massima trasparenza e correttezza, come dimostrato dai comunicati regolarmente postati sul blog, dopo ogni nostra decisione. Ricordiamo che il blog è uno strumento estremamente democratico, aperto ai commenti di tutti. 

Respingiamo pertanto con fermezza l’accusa, che attraverso l’articolo pubblicato ieri su “L’informazione” ci è stata mossa dall’Amministrazione del Comune di Serramazzoni, di attuare una “polemica atta a denigrare l’operato di un singolo o di singoli assessori e consiglieri” e riteniamo gravemente lesiva della nostra immagine e del nostro operato l’affermazione secondo cui il nostro comportamento sarebbe “non solo subdolo, ma non degno di un confronto civile tra persone”. 

Tali affermazioni sono pesantemente diffamatorie e infondate, dal momento che il Comitato, istituzione prevista dalla legge e tutelata dal Codice Civile, esprime opinioni condivise e alla luce del sole, attraverso le assemblee periodicamente convocate a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini, attraverso gli organi di stampa e attraverso la rete: e in tutto ciò, finché questo resterà un Paese libero in cui vige la libertà di opinione, non c’è niente di subdolo, ma al contrario è in questo modo che si gettano i presupposti per il “confronto civile” invocato dall’Amministrazione. 

A che cosa si riferisce il Sindaco Ralenti? Se l’oggetto del suo attacco fosse la nostra risposta del 9 ottobre al comunicato dell’Amministrazione pubblicato sulla “Gazzetta di Modena” il 2 ottobre u.s., vorremmo ricordare ai lettori che lo spunto è stato offerto dal contenuto dello stesso articolo, in cui viene stravolto e strumentalizzato il senso di una sentenza del TAR, così che il lettore è indotto a trarre conclusioni errate, come dimostrato dalle molte persone che hanno frainteso il senso degli eventi. Questa è la ragione per cui il Comitato ha ritenuto opportuno rettificare, anche sottoponendo tre quesiti che riguardano semplicemente i concetti esposti. 
Richiedere un chiarimento è un attacco personale? Esigere una puntualizzazione quando si fa un’affermazione errata è “subdolo” e “indegno di un confronto civile”? 

Quanto poi all’ormai annosa questione degli atti prodotti dal Comune, ricordiamo che un inceneritore non nasce spontanemente, come un fungo, ma grazie a pareri ed atti approvati da qualcuno, che, nel caso specifico, li potrebbe anche annullare, come ripetuto ormai più volte dal Comitato. 
Sarebbe una soluzione “rispettosa delle leggi e delle normative in vigore in materia”, secondo le stesse parole del Sindaco Ralenti. L’Amministrazione, al contrario, ha preferito adottare la sospensiva temporanea, che ha durata limitata e non risolve il problema alla radice: questa indecisione ci costringe a fare ricorso al TAR. 

Se il Comune si schiera verbalmente dalla parte dei cittadini, ma non prende l’unica decisione utile, è legittimo domandarsi il perché di questa scelta. 
Questa non è polemica: è osservazione e analisi dei fatti. 




Link correlati: articoli su "L'informazione" e "Gazzetta di Modena"

martedì 11 ottobre 2011

IL COMITATO DI SAN DALMAZIO RICORRERA’ AL TAR


Sala gremita di persone per l’Assemblea generale convocata dal Comitato Tutela Salute e Ambiente di San Dalmazio domenica sera, per discutere del ricorso al TAR contro gli atti che consentirebbero la costruzione di un inceneritore a pochi metri dal centro abitato del paese. 
Il presidente Bussei ha esposto gli estremi del ricorso, che arriva dopo una lunga trattativa in particolare con il Comune di Serramazzoni, che ad oggi non ha portato ad un vero e proprio annullamento degli atti, ma solamente ad una serie di sospensioni temporanee dei lavori. 
"Accogliendo la proposta di collaborazione avanzata dal Comune, abbiamo offerto una soluzione rapida del problema, tramite l'istanza di autotutela presentata dal Comitato. Purtroppo questo atto non ha sortito alcun effetto significativo, dal momento che l’Amministrazione, anziché esprimere subito i propri pareri di competenza, sulla base della richiesta di verifica avanzata dal SUAP, ha preso tempo, attendendo forse i pareri di altri Enti coinvolti", spiega Enrico Bussei. "Ora i cittadini sono costretti a spendere altro tempo e denaro, anche a causa di questo ritardo, infatti i termini per la presentazione del ricorso stanno scadendo. Per questo motivo il Comitato, sempre assistito dall'avvocato Giorgio Fregni, ha deciso di ricorrere immediatamente al TAR. Più di 20 persone, tra confinanti e residenti, hanno già preso l'impegno di firmare il ricorso. Un segnale importante per San Dalmazio: è molto bello vedere crescere questo senso civico, i cittadini sono pronti a prendersi le proprie responsabilità quando si tratta di difendere la salute e l'ambiente in cui vivono".  
E’ inoltre iniziata la raccolta fondi per sostenere la causa: "Abbiamo avuto un riscontro positivo e un sostegno davvero inaspettato da parte dei cittadini, che ringraziamo”, prosegue Bussei. “E’ tuttavia necessario continuare nella raccolta, quindi abbiamo bisogno del contributo di tutti. I cittadini possono trovare le informazioni per fare il bonifico sul nostro blog: comitato-sandalmazio.blogspot.com". 


Link correlati

  • Articolo "Gazzetta di Modena"
  • Chi avesse ancora dei dubbi ... può toglierseli qui






lunedì 10 ottobre 2011

TRE DOMANDE - IL COMITATO RISPONDE CON IL RICORSO AL TAR

QUESTO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO INVIATO DAL COMITATO ALLA "GAZZETTA DI MODENA", PUBBLICATO DOMENICA 9 OTTOBRE 2011 (L'ARTICOLO SI PUO' LEGGERE QUI)

"Il Comitato Tutela Salute e Ambiente di San Dalmazio, in relazione alle dichiarazioni fatte dall’Assessore Sabina Fornari sulla “Gazzetta di Modena” del 2 ottobre u.s. e alle precisazioni contenute nella lettera di Giorgio Molinari ripresa nell’articolo della stessa “Gazzetta” del 7 ottobre u.s., rivolge all’Assessore e ai lettori alcuni quesiti. 

Perché l’Assessore distorce il senso di una sentenza e la strumentalizza sulla stampa, per accusare il Comitato di non collaborare con l’Istituzione alla risoluzione del problema comune, quando, al contrario, è stato fatto tutto il possibile per trovare una soluzione rapida ed efficace, anche fornendo e mettendo a disposizione, come riconosciuto pubblicamente dagli stessi amministratori, i risultati dell’intensa attività istruttoria svolta dai tecnici del Comitato stesso? 

Perché l’Assessore, nonostante i ripetuti solleciti rivolti dal Comitato all’Amministrazione affinché essa compisse l’unico atto decisivo e risolutivo, volto a bloccare definitivamente l’impianto (ossia l’accoglimento dell’istanza di autotutela redatta con il sostegno dell’avvocato Giorgio Fregni), non ha accolto questa richiesta, unica via rapida e sicura per ottenere il risultato atteso? 

Perché l’Assessore parla di una sospensione “fino alla chiusura del procedimento di verifica di legittimità e conseguente provvedimento di annullamento”, quando il provvedimento di annullamento non è affatto “conseguente”, ma semmai solo eventuale, dal momento che, se nei fatidici 60 giorni che ha a disposizione, l’imprenditore fornisse tutta la documentazione necessaria e gli enti preposti a valutarla la trovassero conforme, il SUAP dovrebbe concludere che la DIA è approvata, dando quindi il via alla costruzione dell’impianto? 

Si sarebbe potuti pervenire in tempi brevi a una risoluzione certa della vicenda, se il Comune avesse espresso parere negativo sulle questioni di natura urbanistica di propria competenza, come più volte chiesto dal Comitato con atti ufficiali regolarmente protocollati: così non è stato. 

Ad oggi siamo appesi al filo di una sospensiva di breve durata e non abbiamo alcuna certezza che l’impianto non venga costruito.  E’ di questo risultato che l’Amministrazione Comunale di Serramazzoni va fiera e di cui si dovrebbe rallegrare il Comitato?  


Il Comitato risponde facendo ricorso al TAR".

venerdì 7 ottobre 2011

LETTERA ALLA "GAZZETTA DI MODENA"

PUBBLICHIAMO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA INVIATA DA GIORGIO MOLINARI ALLA "GAZZETTA DI MODENA", CHE IN UN ARTICOLO APPARSO OGGI VIENE AMPIAMENTE RIPRESA E COMMENTATA.


"Le dichiarazioni fatte dall’Assessore Sabina Fornari sulla Gazzetta di Modena del 2 ottobre meritano doverose precisazioni, affinchè il lettore possa cogliere la verità dei fatti e vedere anche l’altra faccia della medaglia.
L’assessore Fornari afferma che il Comune ha eseguito degli atti “per cercare di sospendere, da sempre, i lavori di costruzione” dell’inceneritore, criticando aspramente che ciononostante il 25 agosto u.s. un privato abbia voluto fare  ricorso al Tar per l’annullamento delle pratiche in parola.
Ma l’assessore Fornari non dice al lettore che gli atti da lei invocati sono stati tutti eseguiti dal Comune dopo la data del 25 agosto, ad eccezione dell’atto obbligatorio di sospensione dei lavori emesso il 4 agosto u.s. perché (solo allora) si è accorto che mancava lo svincolo idrogeologico  cogente ai fini della validità del permesso di costruire che, aimè,  era già stato rilasciato un anno prima in data 26.6.2010 e risultava pertanto illegittimo.
NON E’ VERO inoltre che il Tar ha “respinto il ricorso”, come peraltro NON E’ VERO quanto l’Assessore Sabina Fornari ha dichiarato nella sala consigliare la notte del 29 settembre stesso quando ha voluto annunciare a tutti i presenti (e c’erano diverse decine di cittadini  che avevano assistito alla seduta del  consiglio comunale) l’esito dell’Udienza, sottolineando e deducendo in modo del tutto infondato  che il Tar non aveva ravvisato il fumus boni iuris nel ricorso del privato, che tradotto significa che le motivazioni esposte dal privato non apparivano fondate.
In realtà, il  29 settembre u.s. il TAR  doveva decidere  unicamente sulla richiesta in via cautelare di sospendere i provvedimenti impugnati, fermo restando il giudizio nel merito della causa volta all’annullamento degli atti medesimi, tant’è che l’ Ordinanza del TAR recita testualmente: “ - rilevato che, a fronte della produzione in giudizio da  parte dell’amministrazione intimata di atti concernenti la sospensione dei lavori in oggetto, non sussiste il presupposto dell’attualità del danno lamentato e posto a fondamento della domanda cautelare, con conseguente carenza del necessario periculum in mora; - atteso che sussistono giusti motivi, anche a fronte della natura degli interessi coinvolti  e dell’epoca di adozione degli atti di sospensione, per compensare tra le parti le spese della presente fase- il Tar respinge la domanda cautelare proposta, compensa le spese della presente fase cautelare.”
La “sospensiva” non è dunque stata concessa non perché non sia stato ravvisato il fumus boni iuris, ma perché, essendo stati da ultimo sospesi i lavori da parte dell’amministrazione, veniva a mancare l’altro presupposto, necessario per la concessione della sospensiva, rappresentato dal periculum in mora , vale a dire è venuta a mancare l’attualità del  pericolo che la continuazione dei lavori potrebbe arrecare alle ragioni del ricorrente.
Pertanto la causa al Tar non è affatto chiusa, ma prosegue il suo iter ordinario volto ad una sentenza di merito.
Queste precisazioni non rappresentano certo “sottigliezze”,  e si vuol far notare che certe “inesattezze” a volte possono anche essere molto gravi, specialmente quando a dichiararle pubblicamente è un pubblico amministratore peraltro professionalmente competente ed avente la qualifica di avvocato.
Non occorre un genio per capire che l’amministrazione Comunale ha cercato di emettere quegli atti sospensivi proprio per evitare di subire lo smacco di una sospensiva da parte del TAR.
Riteniamo poi che nulla possa essere eccepito ad un cittadino che, considerato come si è svolta l’intera vicenda, ha ritenuto di dover tutelare i propri diritti attraverso le vie giudiziali previste dal nostro ordinamento…anche se l’assessore Fornari raccomanda di non intraprendere iniziative autonome ed ora  ritiene  addirittura  che “i ricorsi e le azioni legali non servano a nulla”.
Il ricorso invece è risultato assolutamente utilissimo poiché senza di esso il Comune non avrebbe mai sospeso i lavori, in tal modo riconoscendo che i propri atti erano illegittimi.
Questa è la realtà dei fatti e allora perché l’assessore Fornari continua ingiustamente ad attaccare il privato cittadino, che è la vittima e non la causa di questa vicenda?"

giovedì 6 ottobre 2011

IL VIDEO DELLA NOSTRA PROTESTA


Ringraziamo gli esponenti del Movimento 5 Stelle Regione Emilia Romagna, in particolare il consigliere Giovanni Favia, per questo bellissimo contributo alla nostra causa.
Questo video è un tassello importante, aiuta a capire il nostro disagio e le motivazioni profonde che spingono il Comitato ad andare avanti.

mercoledì 5 ottobre 2011

CONVOCAZIONE CONSIGLIO DIRETTIVO Giovedì 06-10-2011

E' convocato il consiglio direttivo per Giovedì 06 Ottobre 2011, ore 21 presso la sede del comitato.
Ordine del giorno:
1) Ricorso al TAR
2) Assemblea Generale
3) Varie ed eventuali

domenica 2 ottobre 2011

QUANDO DI COLPO COMINCIA LO SHOW


Ci vogliono far credere che sia già tutto finito...
Invece adesso comincia lo show!
E' convocato il consiglio direttivo per Lunedì sera 3 Settembre ore 21, presso la sede del comitato.